a "Diario del crollo dello spigolo di cima Su Alto in Civetta" di Gabriele Villa

di Gianpaolo Sottili


È caduto un pezzo di montagna, l'importante è che non ci sia rimasto sotto nessuno, sappiamo che pian piano dovranno diventare come gli Appennini, perciò sappiamo che dovranno caderne altri tantissimi pezzi.

La storia ormai è già scritta e documentata, perciò il ricordo delle imprese dei primi valorosi resterà sempre.
Loro hanno scalato ciò che hanno trovato, senza che nessuno gli mostrasse la via.

Ora ogni parte caduta è un'opportunità in più di aprire nuove vie, di sperimentare nuovi percorsi e nuove esperienze. Basta aspettare che l'inverno tempri le nuove rocce e che la primavera con le sue piogge le lavi, poi possiamo andare a vedere cosa la natura ci ha regalato di nuovo.
Ogni pagina cancellata è una pagina nuova da poter riscrivere o da comporre con altre, per nuove epiche avventure ed epici racconti.

O io sono solo uno stupido che non si affeziona a niente?