a "Andando 'Fuori Traccia' alla ricerca del confine tra escursionismo e alpinismo"

di Andrea Spettoli


Non posso che condividere, le considerazioni di Gabriele, soprattutto su quanto riguarda l'esperienza in loco e condivido anche la velata critica che porta alla eccessiva settorizzazione dell'insegnamento e dei corsi.

Vedo in questo, oltre che un eccessivo desiderio di appagare l'autostima degli istruttori, anche un non poco velato desiderio di aumentare gli introiti dei corsi settorizzando ciò che la natura non ha mai fatto.

Questo, a mio avviso, non fa che aumentare le distanze fra istruttori e responsabili delle sezioni CAI da chi si avvicina alla montagna col desiderio di imparare, ma anche di trovare compagnia, solidarietà e, perchè no, anche divertimento, che in fondo è la motivazione principale che muove noi tutti appassionati del vivere all'aria aperta.

Se potessi dare un consiglio, per quanto di poco valore, direi siate più amici esperti e meno professori.