a Come salimmo la via "Qučla" al pilastro "Qučlo"

di Roberto Avanzini


Ciao, ormai qualche anno fa ho avuto il piacere di ripetere una delle vie sul Sengio Tondo con l'apritore, Matteo Campolongo. Il luogo č molto affascinante, un po' appartato, un po' demodč, insomma di quelli che piacciono a me, ormai arrampicatore dai capelli sempre piů bianchi.
Quindi sono molto contento di questa novitŕ.

L'unica cosa che mi permetto di aggiungere č che, almeno per le vie del settore destro, č l'attenzione alla qualitŕ della roccia, soprattutto nei primi tiri.
Quando l'ho percorsa io c'era un passaggio di 6a che dopo il mio transito č diventato 5c, infatti, sono riuscito a scavare letteralmente un bel buco nella roccia asportando i sassolini che vi erano appiccicati.
Dopo i primi venti metri le cose migliorano molto, comunque caschetto e occhio!
Comunque penso che con le ripetizioni le cose siano migliorate.

Beh, poi sapete che sono un topo di falesia schizzinoso e che inorridisce davanti ad un chiodo normale ... quindi i
miei giudizi "alpinistici" sono sempre molto parziali.