a "attenti al ghiaccio, invito alla prudenza"

di Gabriele Villa


Oramai parecchi anni fa, quando iniziammo l'avventura del nostro intraigiarùn e parlammo della "linea editoriale" da seguire, una delle prime cose che decidemmo fu quella di non fare "cronaca nera" con i nostri articoli.
Facciamo eccezioni rare a questa regola e scriviamo delle morti e/o delle disgrazie, solo quando vediamo la possibilità di trarre degli spunti di riflessione per segnalare pericoli, o lanciare inviti alla prudenza.
La notizia che pubblichiamo questa settimana è una di queste rare eccezioni, anche perchè, giustamente, non sono riportati i nomi dei protagonisti, regola che viene spesso ignorata dai quotidiani, anche quando non c'è alcuna esigenza informativa che lo giustifichi.

Abbiamo sottolineato nel testo le imprudenze che purtroppo sono state commesse e richiamiamo l'attenzione su quella "presenza di ghiaccio sul sentiero" che, già di per sé costituisce un potenziale pericolo, ma con l'aggiunta della neve fresca che la ricopre diventa invisibile e può determinare scivolate che, in tratti ripidi ed esposti, può portare a conseguenze molto gravi se non mortali.
É proprio nel periodo autunnale e di inizio inverno che succede questo tipo di disgrazie e con questo commento ne facciamo memoria invitando alla massima prudenza e alla riflessione preventiva sulle condizioni che il maltempo può creare sul percorso anche durante l'effettuazione dell'escursione che abbiamo scelto di compiere.