a "incontro quasi in parete, ai piedi del grande Pelmo"

di Gabriele Villa


Forse sono proprio i giorni di dicembre, quelli in cui fa buio presto e le giornate in pianura diventano grigie e nebbiose, che fanno tornare alla mente ricordi "caldi", non solamente di sole e di montagna, ma anche di piacevoli incontri, tra persone che si conoscono nel mondo "virtuale" e si incontrano nel mondo reale dando vita ad una specie di "travaso" da internet alla realtà. 

Siamo ai primi di agosto e stiamo andando alla palestrina di arrampicata sopra Coi, nello zoldano, la giornata è bella ma le previsioni annunciano cattivo tempo con temporali nel primo pomeriggio, da qui la scelta.
Come spesso mi capita, avevo dimenticato qualcosa in auto e tornavo indietro, incontrando una giovane coppia; ci siamo salutati e, dagli zaini con moschettoni agganciati, ho immaginato fossero diretti proprio alla palestrina.
Ero andato a visionarla in un giorno di pioggia, ma senza averci ancora arrampicato, so che è piccola e gli itinerari "facili" sono solo due, grazie a delle prese artificiali avvitate sulla liscia parete dalle Guide del luogo.

Quando arriviamo la coppia è già in azione, ma si dimostrano subito disponibili a lasciarci una delle due linee facili per poi spostarsi sulle altre senza prese facilitanti che noi al momento non avevamo proprio considerato.
Marco e Eliana sono del "posto", lei residente, lui trevisano ma nello zoldano per ragioni di "cuore".
Formano una bella coppia e facciamo presto a legare, anche perchè lui ci spiega caratteristiche e difficoltà della palestra, anche del sassone assai più alto e impegnativo che si trova ad una trentina di metri di distanza.
Ci consiglia itinerari, ce ne dice le difficoltà e come reperire informazioni esaustive tramite internet.   


Parlando scopriamo (o forse è meglio dire che io scopro) di avere un amico comune in Pompeo De Pellegrin, ma non solo, Marco ricorda un'escursione organizzata proprio da Pompeo e dal CAI val di Zoldo allo Spiz de Copada, che ci ha visto partecipanti insieme nell'agosto del 2017.
Intanto si comincia ad arrampicare, ma anche a parlare e gli argomenti non mancano.
Si parla pure di intraigiarùn che si rivela un po' il nostro denominatore comune di conoscenza e, come già in altri incontri casuali simili, percepisco il lievitare dell'empatia con il lettore virtuale e la persona reale di cui il caso fortuito ha voluto che potessi approfondire la conoscenza.
Non vorrei enfatizzare, ma solo sottolineare una sensazione percepita, probabilmente frutto anche delle affinità di interessi per la montagna e di un approccio semplice e appassionato, attento più agli ambienti selvaggi e alla scoperta piuttosto che alla prestazione, la qual cosa, visti i decenni che ci separano nell'età, mi pare un valore aggiunto non di poco conto.

Prima che Marco e Eliana si avviino per rientrare a casa per il pranzo ci scambiamo i riferimenti al fine di poterci inviare le rispettive foto ed anche tenerci eventualmente in contatto via social.
La speranza però resterà quella di rivederci in montagna, come appena successo, magari anche per un giro insieme.

Eliana, Marco, è stato un vero piacere conoscervi in questo incontro "quasi in parete, ai piedi del grande Pelmo".