I silenzi di Prato Piazza

di Jacopo Bertella


In una delle più affascinanti vallate alpine, si snoda in un facile cammino di estrema suggestione un itinerario che fa ammirare tutto ciò che appare alla vista. Carbonin, località sita in Val di Landro, pressoché all'incrocio per il lago di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo, ad est, e ad ovest verso la Val Pusteria, quindi il lago di Dobbiaco ed il paese stesso.
Da Carbonin iniziamo una moderata ascesa sul sentiero n° 37 che attraversa la vegetazione boschiva in un alternarsi di ombre e sole; ci condurrà fino a Prato Piazza, una piacevole camminata in montagna, priva di qualsiasi rischio, non esposta, ma di grande piacevolezza e di vero interesse per l'ambiente naturale entro il quale si snoda il sentiero, verso lo stupendo altopiano erboso, posto intorno ai 2000 metri che racchiude, come in uno scrigno, il prezioso ecosistema alpino protetto dall'Unesco, zona di superlativa bellezza, uno dei più caratteristici alpeggi esistenti.

All'improvviso, ci si para davanti al nostro cammino, una gola rocciosa, che sembra impedirci di proseguire, quindi maggiormente ripido si fa il passaggio e, serpeggiando tra ghiaie e mughi, superiamo con piacevole curiosità il tratto più erto. Uscendo dal bosco, uno spettacolo che sembra accoglierci nella natura più tranquilla ed incontaminata, una magica vista aperta sul Monte Cavallo, inoltre il nevaio del Monte Cristallo e, presenza importante ed imponente l'incombente mole della Croda Rossa che tutto domina e protegge,come figura posta a guardia dell'alpeggio.

Di fronte una costruzione del XIX secolo, il vecchio forte dell'esercito Austro-ungarico. Punto di tranquillità e sosta, la famosa Platzwiesenalm (Malga Prato Piazza) domina questo panorama mozzafiato, allietato dalla cortesia delle ragazze, nei caratteristici costumi tirolesi, sorrisi e grande professionalità, squisita certezza in questo luogo dalle infinite piacevoli, sensazioni positive.
Quindi, volendo brevemente riassumere lo stato d'animo, pace, tranquillità, apprezzamento del luogo, vista appagata, eleganza e piacevole compagnia delle inservienti.
Inebriarsi e bearsi nella natura della quale siamo circondati,incuriosirsi delle varie sagome dei picchi dolomitici, più in lontananza, lo sguardo attratto dai lenti movimenti delle mucche al pascolo, col caratteristico suono dei campanacci, che paiono intonare, in perfetta sinergia, una lode ai luoghi.
Poiché abbiamo impiegato una quantità di tempo non eccessiva a completare il nostro trekking, ritornati al luogo di partenza, ed essendo ancora pieno pomeriggio, abbiamo deciso di raggiungere in pochi minuti il famoso lago di Landro dal quale, incastonato tra vette alpine, ci si trova, invece che a dominare le evidenti guglie, a rispettarle e a porsi in atteggiamento di sudditanza e meditazione.
Posto al confine tra il Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo ed il Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies, con una stupenda vista sul Gruppo del Cristallo che si riflette armonicamente sulle limpide acque, estremamente evidente nelle terse mattinate, dopo un temporale notturno, proprio un appropriato specchio naturale.
Con dolcezza, le ombre della sera, pervadono il luogo e tutto rientra negli spazi del silenzio e dell'immobilità.

Jacopo Bertella
I silenzi di Prato Piazza
La Spezia, agosto 2022