REDAZIONE.
25/09/2012 - Gabriele racconta l'XI Corso ghiaccio del CAI di Piacenza, Raffaele elenca il suo
                                                  essenziale e superfluo, infine, notizie sul Planetario di San Tomaso Agordino

A distanza di oltre due mesi dall'effettuazione, Gabriele ci racconta del Corso ghiaccio al quale ha partecipato come istruttore della Scuola "Bruno Dodi" di Piacenza, della quale fa parte da oramai sei anni.
"Ricordi e appunti del XI Corso ghiaccio del CAI Piacenza" ci porta sul ghiacciaio del Ventina alle pendici del Monte Disgrazia, tra esercitazioni su neve e su ghiaccio, manovre di corda, prove di scivolata, funghi di neve e altre "stranezze" che fanno parte del bagaglio di conoscenze che dovrebbe avere ogni escursionista/alpinista che si reca su percorsi innevati.
Le numerose immagini a corredo del testo illustrano bene luoghi e situazioni vissute durante la settimana di corso.


Un commento che arriva dalla montagna ci riparla di "Essenziale e superfluo" visti dall'angolazione tutta particolare di chi ha fatto la scelta di trasferirsi tra i monti, pur se per motivi di lavoro.
Raffaele Ferri in questo modo ci racconta un poco della sua esperienza di ferrarese trasferito in terra Trentina.


Finiamo, infine, a parlare di Planetari (quello di San Tomaso Agordino, per la precisione), di stelle, pianeti e costellazioni.
Le informazioni ci sono state inviate da Claudio Pra, un appassionato dell'Associazione Astrofili Agordini che abbiamo incontrato l'estate scorsa in vetta alla Punta Loschiesuoi, nel gruppo del Monte Cernera, vicino al Passo Giau.