NOTIZIE. 22/08/2016 - In Val Canali frana un pilastro di Cima Lastei. Giù 80.000 metri cubi di roccia
Una nuova grossa frana ha fatto crollare un intero pilastro di roccia in Val Canali. Il crollo con blocchi di notevoli dimensioni ha interessato il versante sud-occidentale di Cima Lastei, nel Vallon dei Colombi, a destra della Cima del Conte, sopra il sentiero 711 che porta al bivacco Minazio. Gli ottantamila metri cubi di roccia che si sono raccolti in un’ampia area al piede della parete hanno lasciato una evidente ferita aperta lungo la parete rocciosa di circa centocinquanta metri di altezza.
Il crollo è avvenuto lo scorso 11 luglio, poco prima delle sei del
mattino. Il giorno prima aveva piovuto, ma la settimana precedente era
stata caratterizzata dal bel tempo. La notizia è stata divulgata però in
questi giorni, dopo che il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino
ha dato l’allarme al Servizio geologico. Il servizio provinciale ha
subito effettuato un sopralluogo con l’elicottero dei Vigili del fuoco
per verificare l’ampiezza e il pericolo della frana proprio nel cuore
delle Pale di San Martino, a 2500 metri di quota.
L’ispezione ha evidenziato un’accentuata attività post crollo con
continue scariche di massi anche di considerevoli dimensioni, che
superano il metro cubo.
Non è una novità che le Dolomiti, le montagne più belle del mondo, entrate a far parte dal 26 giugno 2009 del prestigioso elenco del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, siano friabili e che tendano a sgretolarsi. Il più recente notevole distacco ha interessato un’anticima della parete sud del Sorapis lo scorso maggio, mentre l’ultima imponente frana sulle Pale di San Martino si è verificata nel 2011 sul Sass Maor, quando alcune note vie di arrampicata erano state danneggiate: erano stati cancellati i tiri iniziali delle vie Masada e «The Change is Life» e parzialmente l’attacco diretto della Bettega e della Solleder. Il cedimento era avvenuto proprio a fianco della celebre «Supermatita» aperta da Manolo, che non aveva subito danni.
La fragilità delle montagne di corallo sta nell’essenza della dolomia,
quella splendida roccia particolare formata da doppio carbonato di
calcio e magnesio che continua ad affascinare non solo alpinisti, ma
anche studiosi. Fortunatamente, la zona in fondo al Vallon dei Colombi
non è tra le più battute delle Pale e la frana si è tenuta lontano dal
frequentatissimo sentiero 711, tratto dell’Alta Via delle Dolomiti che
collega i rifugi Pradidali e Treviso. Ciò nonostante, il Servizio
geologico provinciale consiglia di evitare le aree poste a valle della
frana e a monte del sentiero, oltre alle vie di roccia sulle pareti
circostanti perché la presenza di numerose fratture nella roccia fa
propendere per ulteriori crolli. [Notizia tratta da "l'Adige" di
sabato 13 agosto 2016 - Foto dal sito della Protezione Civile Trento]