Corriere
della Sera.
27/01/2009 - Articolo di
Luigina
Giliberti
Ha
vinto l'ambiente, la Val di Mello diventa riserva naturale.
Paradiso Scalatori in Val di Mello, simbolo di turismo ecosostenibile.
Malumore dei valligiani: «Così le baite si svuotano». Il vincolo
destinato a promuovere solo il turismo ecocompatibile. Ma tra gli abitanti
c'è chi non è d'accordo.
VAL
MASINO (Sondrio) - La Val di Mello diventerà riserva naturale, la più
grande della Lombardia. Lo deciderà oggi il consiglio regionale,
approvando l'atto amministrativo presentato in commissione ambiente dal
rappresentante valtellinese Giovanni Maria Bordoni.
Lo «Yosemite della Lombardia» - per la somiglianza geologica con il
primo parco al mondo,
«Fin dal 1983, si intendeva istituire il parco regionale del
Bernina-Disgrazia-Val Masino- Val Codera, un miniera d'oro che avrebbe
avuto la Val di Mello come giacimento, ma non c'è mai stata una ferma
volontà politica valtellinese di portare avanti il progetto -
dichiara Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente - Ora,
finalmente, riusciamo a tutelare questa valle, l'unica che può vantare
un'esperienza di turismo differenziato e sostenibile: discipline e
competizioni sportive all'aria aperta, alpinismo, sassismo, ski running,
escursionismo, free climbing, termalismo, tutte attività a basso impatto
ambientale rispetto allo sci invernale o alla costruzione di seconde case».
Grazie alla tutela ambientale, i 4.600 ettari della Val di Mello non
saranno più preda di cacciatori o di sfruttamento idroelettrico ed
edilizio.
«Una scelta voluta
dall'amministrazione comunale, dai giovani e dall'Ersaf - osserva
Bordoni – un orientamento giusto e coraggioso, che non ha assecondato le pressioni
per un utilizzo più disinvolto, non attento alla conservazione della
flora, della fauna e delle foreste».
La scelta, però, non trova concordi gli abitanti del comune di Mello (980
in tutto), gran parte dei quali proprietari dei terreni in valle,
amministrata giuridicamente dal municipio di Valmasino.
«Pur avendo auspicato anche noi la realizzazione della riserva naturale,
avremmo gradito più tolleranza sulle ristrutturazioni - spiega il
sindaco di Mello, Fabrizio Bonetti - se
un contadino ha una piccola baita e vuole costruirci un bagno o un angolo
cottura è più logico che chieda l'ampliamento esterno, sennò nella
baita non ci entra più.
Con la nuova tutela, invece, non si potrà realizzare nulla ex novo. Si
rischia di abbandonare molte costruzioni e la Val di Mello scomparirà».
Ma ogni caso sarà valutato separatamente.
«L'Asl ci
aveva chiesto un adeguamento igienico- sanitario e pare ci sia la
possibilità di realizzare all'esterno dei bagni e delle salette -
osserva Corrado Taegi, proprietario del Bed & Breakfast "Gattorosso"
- Qualora ciò non fosse possibile,
ci atterremo al nuovo regolamento, basta che la legge sia uguale per tutti».