L'Adige.
10/05/2010
É ricoverato in condizioni critiche al reparto rianimazione del Santa
Chiara di Trento,
un alpinista ventenne di Thiene (Vicenza), colpito da una scarica di sassi alla testa
sulla parete «Piccola Piramide» del monte Anglone
DRO - All'ospedale di Trento anche un meranese di 34 anni, che ha riportato contusioni varie e la frattura di una mano.
Gli scalatori facevano parte di due distinte cordate, impegnate in
quello che viene definito il «cuore» del monte Anglone, nel territorio
comunale di Dro in località Campagnola.
«Eravamo in sosta vicino ad una chiazza di verde, quando si è sentito un
boato e sono cominciati a cadere dei massi staccatisi dalla parete
sovrastante. Ci siamo istintivamente schiacciati contro la roccia e la
frana ci è passata sopra. Purtroppo però una pietra ha colpito in testa
il nostro compagno», racconta, visibilmente scossa, una ragazza che
faceva parte del gruppo dei veneti.
Nel frattempo la frana feriva ad un braccio un alpinista meranese,
impegnato in parete.
L'incidente è avvenuto intorno alle 10.30. Sono stati gli stessi
scalatori a lanciare l'allarme col telefonino, segnalando le gravi
condizioni del compagno, che aveva perso conoscenza.
Subito sul posto sono arrivati il «118» di Arco, i vigili del fuoco di
Dro e il Soccorso alpino di Riva del Garda, che hanno fatto base al
campetto di calcio dietro al Municipio.
Nel frattempo si alzava in volo
l'elicottero di Trentino Emergenza.
Il ferito più grave è stato
recuperato col verricello, intubato sul posto e trasportato subito al
campo sportivo, dove è stato rianimato (era entrato in arresto cardiaco)
e stabilizzato per essere poi trasferito d'urgenza a Trento.
Il meranese, invece, è stato trasportato con un'ambulanza della Croce
Rossa sempre a Trento.
I sanitari gli hanno
"steccato" sul posto il braccio colpito dal masso.
Racconta Elia Riolfatti, vigile del fuoco volontario di Dro intervenuto
sul posto assieme ad altri:
«Abito con i miei genitori sotto
la montagna e spesso i tanti alpinisti che salgono sull'Anglone chiedono
di poter parcheggiare davanti alla nostra casa. Io stesso scalo e in
questi giorni mi avevano invitato a salire, ma ho sempre detto di no,
sconsigliando anche di farlo. Troppa pioggia, con aumento del rischio di
distacchi di roccia, come purtroppo è accaduto oggi. E sabato la
montagna, nonostante il maltempo, era piena di cordate».
* La foto è tratta da www.montagna.tv
Trentino.
10/05/2010
Un'ordinanza del sindaco vieta l'accesso alla parete per i prossimi 15 giorni
DRO. Al termine delle operazioni di
soccorso ai rocciatori feriti sull'Anglone, i vigili del fuoco di Dro
hanno lasciato il campo sportivo per andare a presidiare la zona della
frana.
Ordine del sindaco Fravezzi, il
quale, sentito il suo vice Marco Santoni, presente sul posto, ha deciso
di vietare subito l'accesso al sentiero-via ferrata «Piccola Piramide».
Un divieto confermato per 15 giorni dopo il sopralluogo del geologo
della Provincia, dottor Zampedri, il quale ha trovato sulla parete
tracce del distacco di una placca, circa dieci metri cubi di materiale.
Non dovrebbero essere necessari interventi di bonifica, ma considerate
le previsioni meteo e le piogge che insisteranno sulla zona anche nei
prossimi giorni, Fravezzi ha comunque ritenuto di dover preservare
l'incolumità delle persone. Non si può fare altrimenti, affermava ieri
Santoni, cercando con lo sguardo il punto del crollo.
L'Anglone è una montagna fragile, come ben sa la famiglia Riolfatti, che
vive in una villetta ai piedi del monte e non raramente sente il rumore
di scariche di sassi.
«Questa volta
la frana è stata più grossa, tanto da spezzare come fuscelli - racconta la
compagna di cordata del ferito - le piante alla base della parete