Montagna.tv 12/04/2014 - Articolo di Valentina d'Angella
Kanchenjunga Sud e Zemu Peak, parte oggi la spedizione di Alberto Peruffo
VICENZA (12 aprile 2014) — In mezzo all’inesplorata cresta Est-Sud-Est
della vetta Meridionale del Kanchenjunga, alta 8476 metri, si trova lo
Zemu Gap Peak o Zemu Peak: si tratta di una cima di 7780 metri, a quanto
pare ad oggi ancora mai salita. Questo l’obiettivo della spedizione
esplorativa internazionale K2014.it guidata dall’alpinista Alberto
Peruffo del CAI di Montecchio Maggiore. Il team, di cui fanno parte
un alpinista indiano, uno peruviano e cinque italiani, è partito oggi
alla volta del Sikkim, nell’Himalaya indiano.
L’obiettivo è poco conosciuto ed è considerato da alcuni una delle più
belle sfide nel massiccio del Kangchenjunga. La spedizione – che gode
tra gli altri del patrocinio del CAI, della Fondazione Sella, del
Collegio Regionale Guide Alpine Veneto e di Mountain Wilderness – è
partita oggi dall’Italia diretta nell’area del Colle Zemu del
Kanchenzonga da Sud, nel versante indiano del massiccio. Il colle
collega la Zemu Ridge, vale a dire la cresta Est-Sud-Est che porta agli
8476 metri della Cima Meridionale del Kanchenjunga passando per lo
Zemu Peak: che con i suoi 7780 metri, sarebbe ancora oggi una
cima inviolata, e in quanto tale anche uno dei più alti rilievi
dell’intero Himalaya mai scalato.
Come si legge sul comunicato ufficiale della spedizione, gli obiettivi
sono molteplici. Tra questi ci sarebbe anche lo studio della traversata
del Colle Zemu da sud a nord, collegando direttamente il Goecha-La con
il Ghiacciaio Zemu, anche questa mai realizzata finora. La possibile
impresa futura “comporterebbe la straordinaria chiusura di Round
Kangchenjunga – spiega ancora il comunicato, - il periplo integrale
dell’intero massiccio tentato nel 1899 da D.W. Freshfield
(presidente dell’Alpine Club e dirigente della Royal Geographical
Society), a cui partecipò il grande fotografo italiano Vittorio Sella,
lasciando ai posteri alcune delle sue foto più memorabili. Gli
esploratori si fermarono proprio sul Goecha-La, senza poter accedere al
difficile e nascosto Tonghsiong Glacier”.
Oltre al capospedizione Alberto Peruffo, partecipano gli italiani
Francesco Canale, guida alpina del Collegio Veneto; Davide
Ferro guida alpina e gestore del Rifugio Campogrosso; Andrea
Tonin, past president del Cai Valdagno, ed Enrico Ferri, ex
capostazione del Soccorso Alpino e fotografo professionista del Cai
Rieti.
Fanno parte del gruppo poi Anindya Mukherjee, esploratore e
alpinista indiano, primo a raggiungere il Colle Zemu da Sud, e Cesar
Rosales Chinchay guida alpina peruviana, punta della Escuela de
Guías Don Bosco 6000 en los Andes di Marcarà. L’obiettivo del viaggio
non sarebbe poi solo alpinistico-esplorativo.
Il team si propone di valorizzare la “ricerca etnografica-culturale di
un altro grande precursore italiano – si legge ancora nella
presentazione della spedizione – che nel 1937 raggiunse il Sikkim e il
Ghiacciaio Zemu in un viaggio solitario dopo aver abbandonato la sesta
spedizione etnografica di Giuseppe Tucci in Tibet.
Stiamo parlando di Fosco Maraini, il grande viaggiatore toscano,
antropologo e alpinista, socio onorario del CAI e tra le figure più
importanti della cultura italiana”.