Montagna.tv 24/02/2022
Ceresole Reale, la siccità prosciuga il lago
Si dice che questo sia il terzo inverno più secco degli ultimi 65 anni,
in Piemonte.
Sulla statistica ci affidiamo ai dati diffusi da Arpa, ma anche a
livello empirico basta farsi un giro nelle valli per accorgersi che
manca qualcosa, la neve.
In Valle Po, a 2700 metri sotto la parete est del Monviso, il rifugio
Quintino Sella si presenta in condizioni quasi da tarda primavera con
l’ampio piazzale praticamente sgombro.
Ridendoci su si potrebbe quasi ipotizzare un’apertura anticipata di
stagione.
Più a nord, a Ceresole Reale, porta piemontese al Parco Nazionale del Gran
Paradiso, il famoso lago si presenta inaridito. Ci si può camminare
dentro, senza timore di bagnarsi le scarpe. Unica traccia della sua
esistenza rimane una piccola pozza nei pressi del muro della diga.
Per
il resto lo spettacolo è lunare, un enorme anfiteatro prosciugato dalla
siccità. Le ultime vere precipitazioni hanno interessato il Piemonte lo
scorso 8 dicembre, poi giusto un paio di giorni a febbraio.
Per il resto
alte temperature e sole l’hanno fatta da padroni.
Negli ultimi giorni le montagne sono state spazzate da un forte vento,
che non ha risparmiato nemmeno Ceresole.
Qui il risultato sono stai
turbini di polvere sollevata dal lago in secca e trasportate
direttamente nelle case dei residenti. Un fenomeno, quello della carenza
idrica, che certamente avrà effetti nel prossimo futuro e che per un
luogo come Ceresole Reale significa chiusura anticipata della stagione e
crollo delle presenze turistiche invernali.
Non è solo una questione
ambientale, ne va anche dell’economia della montagna.