Palon de la Mare con gli sci il 18 giugno
di Fabio Quaquarelli
Palon de la Mare 3.703 metri. Gruppo Ortles/Cevedale.
Salito da malga Prabon passando per il rifugio Larcher.
Questo significa più di 2.000 metri di dislivello in salita e altrettanto in discesa.
Naturalmente per tre quarti del tempo di salita gli sci sono rimasti
appesi allo zaino perchè la neve iniziava circa a 2.800 metri di quota.
Oltre agli sci ... avevamo ramponi, piccozza, una mezza corda,
l'imbrago, il casco etc ... etc ... etc ...
Siamo partiti alle 4:30 e rientrati all'auto alle 17:00,
stanchissimi ma felici.
Giornata da incorniciare ... la cima ci è "sfuggita", siamo arrivati a
quota 3.500 metri dove inizia la cresta est che porta in vetta ma ormai
non ne avevamo più ... dovevamo scendere.
Servono tre ore e mezza di strada per tornare a casa e domani è già
lunedì...
Però sul ghiacciaio eravamo con gli sci solo noi ... a fare traccia ...
e neve ancora bella il 18 giugno ...
Una cosa che non ha prezzo davvero.
Fabio Quaquarelli
Palon de la Mare con gli sci il 18 giugno
Domenica 18 giugno 2023
Commento a cura della Redazione di intraigiarùn
Dello scritto che abbiamo letto sulla pagina Facebook
di Fabio Quaquarelli ci è piaciuto lo spirito con il quale lui e Conci
hanno tentato la salita in scialpinismo del Palon de la Mare. Scarne righe per raccontare
l'essenziale della loro giornata di sci alpinismo, dalle quali però
trasuda non solo la voglia di avventura ma anche il piacere dell'azione
svincolato da qualsiasi pretesa di "risultato".
La cima è "sfuggita", ma
non si sente nelle parole alcuna delusione, non certo pensieri di una
"sconfitta", quanto piuttosto il piacere per il tempo vissuto sulla
montagna solitaria.
Scorrendo la pagina Facebook di Fabio abbiamo trovato un'altra "avventura" di
carattere ben diverso, vissuta venti giorni prima, e ci è sembrato
di cogliere un filo conduttore simile allo spirito della giornata scialpinistica.
Non aggiungiamo altre parole, vi proponiamo solo il commento di Fabio e le
immagini che abbiamo condiviso.
Alle volte è proprio lo "slancio" con il quale si intraprendono le cose
che conta e aggiunge significato all'agire.