a "Quattro amici sul
Piccolo Monte Bianco" di Giacomo Bazzini
di Roberto Avanzini
Ho letto con molto
piacere il racconto “Quattro amici sul
piccolo Monte Bianco” di Giacomo Bazzini.
È un racconto in cui si intuisce l’entusiasmo e soprattutto quella
qualità che accomuna molti appassionati di montagna, ovvero il piacere
di “costruire una piccola impresa”.
Che poi sarà piccola per chi, grazie a capacità, tempo e magari anche
fortuna, può dedicarsi ad imprese tecnicamente più difficili.
Per chi invece vive queste esperienze esse assumono una dimensione
diversa, una dimensione che spesso le rende indimenticabili.
Dal racconto emerge tutto questo: le solite rogne che fanno spostare
l’appuntamento, la tensione prima di partire, la fatica e poi la gioia
di avercela fatta.
Proprio in questo percorso sta il nucleo del tutto.
Se ci fate caso nel racconto c’è molto più spazio sia per la salita al
bivacco e per la notte nello stesso che per il “balzo finale”.
Il merito di Bazzini è di riuscire, grazie alla sua scrittura piana e
accattivante, a trasmettere bene l’atmosfera di quei momenti; la
bollitura delle gambe ma anche l’emozione di dormire sul fianco del
gigante.
Particolarmente odiosa poi la definizione della guida citata nel
racconto “lasciare il bivacco ai veri alpinisti”.
Spero sia un modo per impedire che il bivacco si trasformi in un
campeggio o un ritrovo per compagnie con birra e radio al seguito
(succede, succede sempre più spesso, ho trovato alcuni bivacchi non
difficili da raggiungere trasformati in una zona franca per ubriacature,
canne e idiozie varie).
Personalmente considero una salita come quella descritta totalmente
alpinistica, anzi forse di quell’alpinismo di sudore e scarpone che
tende ormai ad essere considerato un dio minore di quello fatto con
altri mezzi tecnici.
Alpinismo non è solo arrampicare, ma anche faticare sotto uno zaino
pieno come un uovo, almeno per me (e se lo dico io che sostanzialmente
sto sempre stravaccato in falesia!).
Quindi grazie a Giacomo per averci fatto assaporare un po’ del rustico
sapore delle salite senza fronzoli e tutine attillate!
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