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NOTIZIE.
09/10/2005 - Dal Tesino ecco i dati relativi alla prima estate sull'Alta Via del Granito.

Spulciando i dati relativi ai passaggi dell’Alta Via del Granito ci si può sbizzarrire:

  • 90 passaggi totali

  • 22 donne

  • 66 uomini

  • 2 cani… (perché non contarli!)

  • 5 solitarie

  • gruppo più numeroso: 10 persone

  • 6 in un solo giorno

  • tempo minimo: 4h. 53min. 41 sec.

  • più giovane: 11 anni

  • più anziano: quasi 80!! .. ma non mi ha detto quanti!

Un’iniziativa nata “in salita”: tre gestori che si accordano su questo itinerario e lo sviluppano a livello propagandistico.

Fin da subito trova l’interesse della locale Azienda di Promozione Turistica che a sua volta la rilancia ad una importante rivista del settore. Ma quello che più conta è il “passaparola”: l’itinerario interessa una vasta schiera di escursionisti. Chi lo percorre in senso orario, chi nel senso opposto, chi sale la variante della cima del “Zimon”, chi affronta varianti più lunghe come il sentiero della Campagnassa o addirittura una puntatina a “Refavaie”. “In salita” perché, dopo averlo presentato ai mass-media il 20 maggio, il primo transito viene registrato solo il 30 giugno! Il tempo non ha mai aiutato i precorritori dell’Alta Via: nessuno di quelli che l’hanno percorsa nei tre giorni previsti, ha mai trovato bel tempo stabile e molti di questi si sono anche presi la pioggia!

Dal punto di vista sportivo il primo e l’ultimo passaggio sono stati entrambi un’ottima performance atletica: Mario Piasente, personaggio conosciutissimo in zona, la percorre in 6 ore e 14 minuti, salendo la variante di Cima d’Asta, sbagliando percorso, fermandosi a fare due chiacchiere con i gestori del Brentari e di Caldenave e con i postumi di una colica del giorno prima. Prestazione maiuscola se si pensa che un gruppo di ski-runner, poche settimane dopo, (nel quale era presente anche “Super Mario”), ci ha messo lo stesso tempo.

Per concludere è di fine stagione l’incredibile performance di Mirco Mezzanotte: per chi non lo sapesse, Mirco, detto il “camoscio del Tesino”, è stato l’anno scorso campione del mondo di scialpinismo e quest’anno vice-campione. Un vero atleta di razza, discreto, simpatico e goloso di dolci: con i rifugi chiusi affronta il giro completo, con salita al “Zimon”, nel tempo incredibile di 4 ore, 53 minuti e 41 secondi! Dal punto di vista turistico, o escursionistico che dir si voglia, il percorso è stato apprezzato sia dal punto di vista panoramico (i pochi fortunati che hanno goduto del bel tempo), che dal punto di vista storico. Ripercorrere siti bellici come questi, è come rendersi conto dell’assurdità di tutte le guerre: senza scendere nei dettagli, permettetemi solo di dire che, con i tempi che corrono, una riflessione in merito non fa mai male! Ora a stagione estiva conclusa, è tempo di bilanci: credo che come me (Malga Sorgazza), anche Elio (Rifugio Caldenave) e Ruggero (Rifugio Brentari) possono considerarsi più che soddisfatti. La nostra collaborazione è stata la dimostrazione pratica che una semplice iniziativa, portata avanti con passione e in un ambito che si può definire “familiare”, può dare buoni risultati.

Aspettiamo la conferma della prossima stagione … ma non solo! Aspettiamo altre ripetizioni, magari in inverno o, perché no, in notturna con la luna piena! Grazie a tutti gli escursionisti e a tutti i corridori che hanno dato lustro al nostro progetto!  

        

Maurizio Caleffi

Dal libro di Malga Sorgazza:

Venerdì 23 settembre, bella giornata di sole, decido al mattino di percorrere la “Via del Granito”, giusta riconoscenza a Maurizio, Ruggero e Elio. Il Rifugio Brentari è già chiuso e a Caldenave non conto di trovare aperto, perciò in completa autonomia devo ritornare a Sorgazza, dove crostate e strudel mi aspettano. Sul “Zimon” dopo 1h e 20min. vedo già cumuli di nuvole attorno al Cengello, Lasteati e Tombola Nera; forse è il caso di affrettarsi un po’. Corro con prudenza in discesa, visto il terreno pesante, e senza forzare nei tratti in salita, con la “giusta velocità di crocera”, sono in Caldenave in 3h e 15 min. dove però è chiuso. Riempio la borraccia alla fontana e mi avvio verso Forcella Ravetta; non si vede a più di dieci metri, infatti verso Cimon Rava rallento l’andatura per non sbagliare. Al “Forzelon de Rava” decido di mangiare qualcosa in previsione della lunga discesa fino a Sorgazza. Riparto. Prevedo di arrivare sotto le 5h e 15 min,; quando alla diga di Costabrunella capisco di poter stare sotto le 5h aumento il ritmo, anche se schiena e ginocchia non sono d’accordo. Risalgo l’asfalto e il prato fino alla staccionata della malga, fermo il cronometro a 4h 53 min. e 41 secondi.

Maurizio mi offre birra e medaglia, ma non ho fame; peccato, niente crostata alla nutella!

Gara solo negli ultimi 15 minuti, per il resto mi sono divertito, si può sicuramente migliorare ma sono comunque soddisfatto.

  

Mirco Mezzanotte