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NOTIZIE.
19/05/2009 -
Via nuova sul CHO OYU e quattordicesimo ottomila per il Kazako Denis Urubko

IL FENOMENO DENIS URUBKO. IMPRESA SUL CHO OYU: VIA NUOVA IN STILE ALPINO SULLA PARETE SUD-EST, CON BORIS DEDESHKO, E QUATTORDICESIMO OTTOMILA IN BACHECA.
La notizia, che ha già fatto il giro del mondo. I dettagli, però, per ora non sono molti: sappiamo soltanto che Urubko e Dedeshko hanno attaccato il 7 maggio, sono stati sorpresi dalla tempesta (durata 15 ore) a quota 7600 e sono giunti in cima l'11 maggio.

La discesa, che ha richiesto tre giorni (due dei quali senza mangiare), è stata effettuata per la via appena aperta, che si svolge a sinistra delle due già esistenti sulla parete: quella austriaca del 1978 e quella polacca del 1985.

Per Urubko, a due mesi dal successo invernale sul Makalu (8463 m) con Simone Moro, il Cho Oyu (8201 m) rappresenta l'ultimo pezzo della sua personale collezione di Ottomila, completata in soli 8 anni, 11 mesi e 352 giorni senza mai utilizzare l'ossigeno supplementare e scalando due volte il Broad Peak, il Manaslu e il Makalu.

Per cui gli Ottomila di Denis, in realtà, sono 17, con tre vie nuove in stile alpino (parete sud-ovest del Broad Peak nel 2005, parete nord-est del Manaslu nel 2006, parete sud-est del Cho Oyu nel 2009), una ripetizione di alto livello (spigolo nord-ovest del K2 nel 2007), una prima invernale (Makalu nel 2009) e una salita in velocità (Gasherbrum II nel 2001).

Insomma: Denis, nato il 29 luglio 1973 a Nevinnomissk, nel Caucaso settentrionale, dal 1993 protagonista di uno straordinario crescendo dalle montagne dell'ex Unione Sovietica all'Himalaya, ha voluto dare alla sua “collezione” un tocco di assoluta qualità.

Non si è accontentato di raggiungere le vette, non si è curato di fare in fretta (anche se, dati alla mano, è facile notare che soltanto Jerzy Kukuczka e i coreani Park Young-Seok e Han Wang-Yong hanno impiegato meno tempo di lui) e alla fine non ci sembra azzardato scrivere che, nel suo caso, la conclusione della serie degli Ottomila sia da considerare come una semplice conseguenza del suo modo di praticare l'alpinismo, della sua visione dell'avventura in montagna.
 

[Tratto da INTOtheROCKS di lunedì 18 maggio 2009, a cura di Carlo Caccia]

 


 

Denis Urubko ce l'ha fatta! L' 11 maggio l'alpinista kazako con la salita del Cho Oyu (8201m), la sesta montagna più alta della terra, ha chiuso il tour di tutti i 14 Ottomila (info russianclimb.com).

La sua è stata una “chiusura” in bellezza visto che, come ormai sua consuetudine, anche per salire questo suo ultimo gigante himalayano, Urubko ha scelto un'audace linea nuova che affronta direttamente la parete sud est. Una scelta che la dice lunga sul suo stile.
Questa infatti è la terza via nuova su un Ottomila (dopo quelle sul Manaslu e sul Broad Peak) che portano la firma di Urubko.

Senza contare la salita del K2 per la via dei giapponesi lungo la difficile e assolutamente poco frequentata parete nord, e la splendida e storica prima invernale sul Makalu portata a termine il 9 febbraio scorso insieme a Simone Moro.

Dunque proprio con l'alpinista bergamasco che l'aveva “scoperto” con la salita del Peak Lenin e che gli aveva permesso di iniziare la sua bellissima corsa sugli Ottomila. Correva l'anno 2000 e, in quella sua prima volta in Himalaya, Denis si aggiudicò subito la vetta più alta: l'Everest dal versante sud. Un inizio di viaggio da vero predestinato.
E' quasi inutile sottolineare che il fuoriclasse del corpo militare kazako, nato in Russia il 29 luglio 1973, ha raggiunto tutte le 14 cime del grand tour degli Ottomila senza far uso di ossigeno. Ma anche con team “leggerissimi” composti da cordate di due alpinisti ovvero cercando sempre quello “stile alpino” ormai diventato la cifra delle grandi imprese anche in Himalaya. Così è stato per le vie nuove al Manaslu e Broad Peak, centrate in coppia con Serguey Samoilov lo stesso suo compagno sulla nord del K2, e poi nell'invernale del Makalu portata a termine insieme a Moro, e ancora in quest'ultima avventura e via nuova al Cho Oyu vissuta insieme a Borish Dedeshko.


Denis Urubko è il 7° alpinista - dopo Messner, Loretan, Oiarzabal, Iñurrategi, Viesturs e Mondinelli, ad aver salito tutti i 14 Ottomila senza ossigeno. Certo un traguardo importante che però siamo sicuri non accontenterà il fortissimo kazako.


Denis Urunko e i quattordici "8000"
05/2009 Cho Oyu - via nuova versante sudest
02/2009 Makalu - prima salita invernale, assieme a Simone Moro
10/2007 K2 - via giapponese versante nord, assieme a Serguey Samoilov
02/2007 Dhaulagiri - via normale
05/2006 Manaslu - nuova via parete nordest assieme a Serguey Samoilov
07/2005 Broad Peak - nuova via versante sudovest assieme a Serguey Samoilov
05/2004 Annapurna
07/2003 Broad Peak - via normale
06/2003 Nanga Parbat, via Kinshoffer
10/2002 Shisha Pangma, Main e Central summit
05/2002 Kangchenjunga, via normale parete Sudovest
08/2001 Gasherbrum II, via normale
08/2001 Gasherbrum I, couloir giapponese
05/2001 Lhotse via normale
05/2000 Everest via normale da sud

 

[Tratto da PLANETMOUNTAIN.COM]