SPIGOLATURE. 27/09/2007 - Da
"Ferrara Sport Città" riprendiamo un articolo sull'arrampicata
sportiva
Intanto diciamo che
" FERRARA Sport CITTA' " è un periodico a distribuzione gratuita
sulle tecniche, le regole, la storia dello sport ferrarese.
E'
al suo secondo anno di pubblicazione e viene stampato in 5000 copie. Nel
numero 9 di settembre/ottobre 2007 che ci è capitato sotto mano abbiamo
trovato un articolo sull'arrampicata sportiva che ci è sembrato
interessante e che qui vi proponiamo.
L'articolo è firmato da Michele Scuccimarra che è anche uno dei nostri
autori, oltre che uno degli alpinisti ferraresi più "attivi".
Ma
che cosa è l'Arrampicata Sportiva? Precedentemente avevamo
parlato di arrampicata sportiva, avevamo parlato della palestra "Il
Monodito", delle varie attività che si possono svolgere al suo
interno, ecc.
Ma qual è l'origine e che cosa è nello specifico
l'Arrampicata Sportiva? L'arrampicata sportiva è figlia, o meglio, nipote
o pronipote dell'alpinismo. Le origini dell'alpinismo sono lontanissime,
anche se la sua nascita ufficiale viene sancita nel 1492 con la conquista
del monte Aiguille, data curiosamente coincidente con l'avventura di
Cristoforo Colombo.
L'alpinismo vero e proprio però è storia recente, di
poco più di duecento anni.
Esaurendosi
nelle Alpi progressivamente tutte le cime da conquistare, l'attenzione
degli alpinisti si è rivolta alle pareti via via più difficili ed
inaccessibili, con la relativa necessità di allenarsi adeguatamente per
queste imprese.
Nomi
di spicco della storia dell'alpinismo di inizio del secolo scorso si
allenano già abbondantemente nei fondovalle(Jori, Piaz, Preuss, Dulfer,
Dibona, solo per citarne alcuni). Le generazioni successive degli anni '20
- '40 fanno dell'allenamento il vero punto di forza delle loro imprese.
Nomi come: Solleder, Micheluzzi, vinatzer, Soldà, Comici, ecc. sono i
precursori del "sassismo" e delle "falesie"; essi
cioè arrampicavano sui "sassi" e sulle "pareti"
dietro casa, con la conseguenza di allenarsi sistematicamente ed innalzare
così ulteriormente il livello di difficoltà. siamo alle porte del
settimo (VII) grado. Ovviamente anche la tecnologia avanza ed i materiali
evolvono esponenzialmente, con il risultato di offrire sempre maggiore
sicurezza.
L'avvento inoltre dei moderni "spits" (chiodi ad
espansione infissi per mezzo di un foro praticato nella parete compatta)
sanciscono l'inizio dell'arrampicata sportiva. Essi danno la possibilità
di potere arrampicare in perfetta sicurezza, azzardando e superando così
il proprio limite. Si
può dire perciò che l'arrampicata sportiva è la possibilità di
arrampicare in perfetta sicurezza al fine di migliorarsi e divertirsi
nella pratica dell'arrampicata, trasformando l'alpinismo in sport.
Successivamente sono nate strutture artificiali in cui praticare
l'arrampicata sportiva ed infine le moderne palestre indoor come "Il
Monodito", le quali, oltre che permettere di potersi allenare tutti i
giorni dell'anno, sono particolarmente utili per chi, come noi, essendo in
pianura, non ha a disposizione falesie naturali.
Tra
i frequentatori della palestra "Il Monodito" vi sono
arrampicatori sportivi di alto e di altissimo livello; Riccardo Barbieri (Gago),
giusto per fare un nome, fortissimo arrampicatore sportivo, oltre che
nostro istruttore, ha collezionato un numero impressionante di
realizzazioni tra le falesie più importanti in circolazione, sia in
Italia che all'estero.
Alcuni
numeri per gli addetti ai lavori parlano da soli: 7c (IX grado) a
"vista", cioè senza conoscere l'itinerario e 8b (X+ grado)
"lavorato", cioè riprovando l'itinerario; ma egli è anche un
forte alpinista e così spesso si aggrega al folto gruppo di alpinisti che
frequentano e si allenano in palestra, appunto, per preparare le proprie
ascensioni, spesso di rango "estremo". Solo per citarne alcune:
- Civetta - parete Nord-Ovest - Via Solleder-Lettembauer (VI
/ ED-)
- Cima Grande di Lavaredo - parete Nord - Via Comici-Dimai (VII-
/ A1 / ED-)
- Sass d'la Crusc - diedro Mayerl (VII- / A0 / ED)
-
Cima Scotoni - Via dei Fachiri (VI+ / ED-
-
Cima Ovest di Lavaredo - spigolo "Scoiattoli" (VII-
/ A2 / ED)
-
Spiz di Mezzo - Via Miotto-Bee (VI+ / A2 / ED-)
-
Roda di Vael - parete Ovest - Via Maestri-Baldessarri (VI+ /
A3 / ED-)
-
Civetta- parete Nord-Ovest - Via Aste-Susatti (VI+ / A0 / ED)
-
Torre di Valgrande (Civetta) - Via delle Guide (ED)
Non
ci si spaventi però di cifre, nomi ed altro, perchè, come ribadisco, la
palestra "Il Monodito" è un luogo dove allenarsi, socializzare
e imparare a divertirsi. Al Monodito vi sono soci e socie di ogni età e
di ogni livello di preparazione.
Constatare
inoltre che il C.A.I. (Club Alpino Italiano) svolga all'interno della
palestra parte del proprio programma pratico con i ragazzi dell'Alpinismo
Giovanile e che un numero cospicuo di soci dello stesso C.A.I. sia
iscritto al Monodito confermano la nostra esperienza, capacità e
disponibilità nell'offrire a tutti indistintamente la possibilità di
divertirsi insieme.
Per
quel che mi riguarda, oltre cento compagni di cordata ne sono la riprova.
(Michele
Scuccimarra)
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