a "La vita in frantumi" di Massimo Anile

di Adelmo Benetti


Volevo fare i complimenti a Massimo Anile per il suo racconto.
Sei proprio bravo.
L'ha detto anche il Togo e quando lo dice lui che insegna tutte quelle pippe di letteratura in una scuola, bisogna credergli. Al s'intand!
Personalmente devo dire che dopo averlo letto am pareva d'aver un rizz in gola. Un malèssar.
Non credo sia necessaria alcuna traduzione. Era disagio.

A Modena diciamo che nella vita "a sam cum in trii su na scrana e un cal còccia".
(in tre su una sedia e uno che spinge).
Ma sappiamo che "la più dura la s'infiasca" vediamo, cioè, chi la spunta.

Mi è sembrato di capire che Berto sia uno che non molla e che non si dispera di fronte alle controversie della vita per quanto dura sia, per questo ho detto in tono scherzoso che forse ha qualche antenato sotto la Ghirlandina, nel senso che lo trovo in sintonia con quello che dicono i proverbi che ho citato.

Complimenti ancora a Massimo e un saluto a tutti.