a "Con le sue scarpe" di Alessandra Panvini Rosati
di Umberto De Giovanni, Enzo Concordi, Stefania Spinelli, Filippo Martelli
Racconto tecnico che mi risveglia ricordi passati di arrampicate al
passo Sella e Pordoi, ma poi i ricordi si annegano nella poesia di
Alessandra nei suoi ricordi di vertigini di corse al rifugio di qualcosa
che la montagna può capire anzi ci invita a capire. Dare quei panorami
al racconto filmico se fatto con delicatezza e conoscenza di quanto è
accaduto in quelle vallo e montagna può essere una stimolo ai nostri
giovani ad approfondire e studiare le emozioni che sono palpabili in
quegli spazi.
Grazie Alessandra di questa storia e spero che ce ne
racconterai altre che vivono sulle ali della tua fantasia aggrappata ai
ricordi passati e presenti.
(Umberto De Giovanni)
Ho letto altri racconti di Alessandra più avvincenti e interessanti.
Sinceramente questo - nonostante il tema di tutto rispetto - lo trovo
tecnicamente un testo di una scrittrice in erba e piuttosto noioso, in
quanto non mi ha trasmesso nessuna emozione. Forse è stato scritto
troppo in fretta e con poca cura.
Alessandra non me ne voglia: meglio una critica che un salamelecco
ipocrita!
(Enzo Concardi)
Racconto letto con piacere.
L'ho trovato molto intenso e toccante senza
essere melenso.
(Stefania Spinelli)
Gran bel racconto, ricco di sentimento ed emozione, di passione per la
montagna e di affetto per gli amici.
Mi sono commosso al pensiero di
questo Luigi, appassionato di bici come me, che è "andato avanti".
Complimenti ad Alessandra, aspettiamo un nuovo racconto.
(Filippo Martelli)