La via Très Facile ... da diversi punti di vista

di Gian Pietro Pagnoni, Giordano Berti, Guido Sproccati, Gabriele Villa


Gabriele                                           
 (Quello che fa finta di non essere un Seniores)

Prima o poi doveva succedere che le congiunzioni astrali fossero favorevoli e pure il meteo non facesse dispetti.
Così eccoci alla parete dei Tessari, all'inizio della Val d'Adige è il 28 ottobre 2019, ma noi non siamo barbieri, solo pensionati (e qualcuno di noi pure ... di una certa età). Siamo qui per arrampicare e, per non stressarci più di tanto, abbiamo scelto una via dal nome rassicurante: Très Facile. Ovviamente ci siamo anche preparati eh?
In palestra di arrampicata indoor, ma sappiamo che qui sarà un'altra cosa, anche se è "solo" una falesia di bella roccia ammanigliata. Però siamo del gruppo Seniores del CAI Ferrara e questa è una buona giustificazione per spiegare il nostro entusiasmo, per quella che per noi sarà una giornata decisamente fuori dall'ordinario.
L'abbiamo chiamata l'arrampicata dei 4G, dalle iniziali dei nostri nomi (Gabriele, Guido, Giordano, Gian Pietro).

Così scrivevo sulla mia pagina Facebook oramai più di tre mesi fa, a caldo, per raccontare quella esperienza che ciascuno di noi ha poi elaborato e metabolizzato in base al proprio vissuto, alla propria esperienza e capacità.
Non abbiamo compiuto un'impresa, non abbiamo superato grandi difficoltà tecniche, non abbiamo soddisfatto ambizioni personali, però le emozioni di quel giorno sono state forti e intense.
Ne abbiamo parlato tra noi varie volte quando ci siamo incontrati dopo quel giorno e, infine, quelle sensazioni hanno trovato la strada per uscire da ognuno di noi e diventare racconto, confidenza, voglia di condivisione, quasi sfogo necessario da esprimere. Ognuno ha scritto quel che si sentiva, come più gli è piaciuto, come meglio gli è riuscito, senza pretese, forse con anche un po' di ritrosia, di fatica, di imbarazzo: scrivere e raccontare un'esperienza è un esercizio niente affatto très facile.


Gian Pietro                              (Il racconto del "ragioniere", il decano dei 4G)

La ginnastica del Giovedì ha portato il Gruppo Seniores ad un notevole miglioramento fisico e tecnico, soprattutto per l’equilibrio, che porterà sicuramente benefici (soprattutto ai frequentatori assidui) per partecipare con maggiore sicurezza alle escursioni previste dal programma della Sezione.
Per alcuni seniores è in seguito iniziata una seconda fase, frequentando la stessa palestra il Venerdì sera, con lo scopo di migliorare ulteriormente la preparazione fisica, ma soprattutto la tecnica dei movimenti e iniziare ad apprendere le prime basi sull’uso dei materiali di arrampicata.
Un gruppo di questi ha voluto cimentarsi in una salita, in ambiente, ovviamente un po' più impegnativa rispetto all’attività di palestra, ma sicuramente di maggior soddisfazione.
Questa giornata è stata caratterizzata dal fatto che si doveva procedere senza l’istruttore accanto, ma mettere in pratica autonomamente quanto appreso in palestra (nodi, sicura al primo di cordata, individuare i passaggi, uso e recupero materiali). Il 28 ottobre 2019 in località Tessari (Rivoli Veronese) si decide di formare due cordate autonome: Gabriele Villa con Gian Pietro Pagnoni e Guido Sproccati con Giordano Berti.
Prendendo spunto dall'iniziale dei nostri nomi, il nostro gruppo lo abbiamo denominato “4G”.
Essendo capo cordata, ci ha guidato dall’alto Gabriele Villa.

Lasciata l'auto ci si avvicina all'attacco ed è evidente la soddisfazione ma anche la tranquillità per la decisione presa. Un tratto del sentiero di avvicinamento è assai caratteristico, una specie di galleria naturale.

Il capocordata chiede, "Posso partire?". Un momento, controllo che il mezzo barcaiolo sia dalla parte giusta.
In parete faccio sicura al primo: "Una bella responsabilità!"  

Il capocordata mi dà il via "Parti!"  Penso tra me e me: "Devo proprio?"
Dopo il primo tiro di corda le cose vanno meglio. "Si procede! Si procede."

                     Punto di sosta in comune.                                  Conquistato punto di sosta.  "Evviva!"

                     Passaggio non facile (4°-).                               Sul sentiero: è evidente la soddisfazione

"La via percorsa è denominata 'Très  facile', per tre dei 4G meglio togliere il Très. Considerando una salita di circa 150 metri, un tempo impiegato di quattro ore è troppo. Siamo stati lenti, soprattutto nei recuperi e nelle soste.
E’ evidente che si deve migliorare. Considerato che il gruppo Seniores è stato rifondato nel 2015, che i giovedì in  palestra sono iniziati nel 2016 e le serate del venerdì nel 2017, si può essere contenti dei risultati raggiunti
." 
 


Guido                                  (Riflessioni di un improbabile capo cordata)

Quattro uomini in auto, ore 6:30 della mattina, quattro più che “conoscenti”, forse “amici” sarebbe troppo, ma certamente tutti pieni di entusiasmo e voglia di passare una giornata insieme, vuoi per accantonare in un angolo i pensieri cupi del quotidiano, vuoi per provare a te stesso che l’età non ha ancora demolito definitivamente aspirazioni, desideri e sogni.
Questo ci accomuna, questo il collante, questo ci fa parcheggiare in un paesino sperduto appena fuori dall’autostrada, questo ci fa indossare l’imbrago, sfilare le corde e legarci gli uni agli altri, di più: fidarci l’uno dell’altro!
Come ci si conoscesse da sempre, come se gli abbondanti anni sulle spalle non costituissero una seria e concreta minaccia alla concentrazione, all’attenzione e alla capacità di riflessi che di sicuro non sono più quelli di tanti anni addietro.
Eppure ci si lega l’uno con l’altro e il primo parte, si fida ciecamente del compagno in sosta, poi parte l’altro e a sua volta si fida ciecamente che quello di sopra stia facendo le manovre giuste e necessarie per farlo salire in sicurezza.
Finalmente si arriva!

E non su una cima inviolata o su una cresta di ghiaccio tra le nuvole, ma, dopo soli sei tiri di corda nel bel mezzo di un boschetto buono per cercare funghi e andarci a spasso con i nipotini, ma ugualmente sfiniti, esausti più per la tensione nervosa che per la fatica e dopo averci impiegato il doppio del tempo necessario, ma con la felicità di un ragazzino e la soddisfazione pari ad un’impresa eroica e irripetibile.
Grazie a Gabriele, la nostra roccia, la nostra guida e certezza.
Grazie amici.
Dove si va la prossima volta?
 


Giordano                            (Principiante in arrampicata sulla via Très Facile) 

Qualche anno fa Gabriele Villa, referente del gruppo CAI Seniores, mi disse: "Perché non vieni a trovarci giovedì mattina alla palestra del Monodito, facciamo ginnastica, ci divertiamo, giochiamo ...".
Con mia sorpresa mi sono ritrovato in un gruppo di persone accoglienti e motivate, nonostante l’età.
Si facevano esercizi a co
rpo libero, movimenti di Pilates, si camminava in equilibrio su dei ciocchetti di legno, attività semplici poco impegnative, mi dicevo.
Pian piano però compresi che non erano affatto banali ma parecchio utili per le articolazioni, l’equilibrio, la muscolatura, l'agilità e l'elasticità nei movimenti.
In seguito per alcuni
di noi, l’attività in palestra si integrò con prove di "arrampicata", attività che erroneamente ritenevo adatta a giovanotti forzuti e scapestrati e non certo a persone più avanti negli anni.
Si formò cosi un primo gruppetto: Gabriele, Gian Pietro, Guido, Giordano, che per sperimentare quanto appreso in palestra, una mattina di ottobre dello scorso anno, andò a Tessari per testare sulla realtà di una via di roccia quanto appreso in palestra.

Quella mattina avvertivo un misto di entusiasmo e timore.
Uscire insieme in cordata interiormente mi poneva domande: saprò fare bene i nodi, la sicura all’altro, essendo ad una delle mie prime esperienze, sentivo maggiormente la responsabilità per la sicurezza verso i miei compagni.
Giunti all’attacco formammo due cordate: Gabriele con Gian Pietro e Guido con Giordano.

Sotto la sicura ed esperta guida di Gabriele ci accingemmo alle manovre preparat
orie: messa in sicurezza, srotolamento della corda, legatura all'imbragatura con nodo a otto della corda, sistemazione dei rinvii, dei cordini, e degli zaini, ecc.

Finalmente partenza.
Il compito più gravoso e pericoloso spetta al capocordata, ma anche il secondo di co
rdata ha compiti importanti, soprattutto nell’assicurare e assistere il capocordata senza distrazioni e senza dimenticare di raccogliere i rinvii e i cordini che il "primo" ha posizionato per la sicurezza!
Arrivati alla piazzola di sosta e recuperati i materiali con le stesse modalità ci apprestammo a percorrere il secondo tratto e poi per altri due tiri di corda fino ad arrivare in "cima", dove ogni tensione svanì, cedendo il posto a sentimenti di gioia come se avessimo percorso chissà quale difficoltosa via.
Durante la discesa e il viaggio di ritorno ci siamo condivisi impressioni, difficoltà e gioia provate lungo il percorso.
Pur essendo socio CAI dal 1989, solo da poco conosco questa realtà, forse troppo nascosta del CAI.
Ringrazio Gabriele che grazie alle sue capacità pratiche e didattiche, esperienza e perseveranza mi ha incoraggiato in questa per me nuovissima esperienza maturata all’interno del fantastico e attivo gruppo Seniores della sezione del CAI di Ferrara del quale lo stesso Gabriele è Referente con tanta generosa gratuità.


Gian Pietro Pagnoni   (classe 1937)
Gabriele Villa             (classe 1947)
Giordano Berti           (classe 1948)
Guido Sproccati         (classe 1956)
La via Très Facile ... da diversi punti di vista
Tessari (Val d'Adige) 28 ottobre 2019
 



La parete del "Trapezio", sopra l'abitato di Tessari, all'inizio della Valle dell'Adige
 


Schizzo della via e nota curiosa a cura di Gabriele Villa

Sono passati quasi cinque anni da quando iniziavo a consolidare l'amicizia con Mario Brighente, arrampicatore di San Bonifacio di Verona. Amicizia nata da incontri casuali nelle zone di arrampicata della Valle del Sarca e della Val d'Adige. Un incontro in parete, sempre casuale, e una scalata fatta in contemporanea sulla parete dei Tessari rinsaldò la confidenza e nacque un rapporto via e-mail, successivamente rinforzato da un'arrampicata concordata assieme che suggellò la nostra amicizia, fatta di comune passione per quei luoghi che ad entrambi piacevano.
Lui, accanito apritore di vie di bassa quota, mi inviava (in anteprima) gli schizzi delle nuove vie che apriva.
Una delle prime che mi inviò fu proprio la relazione di Très Facile ai Tessari. Una relazione assai naif, su carta a quadrettini, con le note scritte a mano con penna nera e rossa.


A fianco c'è la relazione e qui sotto il testo della e-mail che la accompagnava.

"I Tessari gli ho conosciuti solo da poco tempo e mi sono subito innamorato del posto e di quella roccia super. E’ un’area che permette oltre ad accompagnare amici alle loro prime esperienze, anche di portare i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile.
Questa è stata l’ottica che ci ha fatto da motore per aprire alcune nuove Vie in zona, oltre ovviamente all’interesse quasi viscerale che ho per il “nuovo”.
Come puoi vedere le relazioni sopra sono piuttosto naif, magari tra qualche tempo decido di farle più “tecniche”, chissà!!!
"   
                       (Mario Brighente - 30 aprile 2015)

 

Note tecniche sulla via Très Facile.

Facile percorso su roccia ottima adatta a prime esperienze su vie a più tiri. Soste tutte attrezzate in clessidre, alcune protezioni nei tiri, si adatta bene all'uso di protezioni veloci. Per l'attacco, cinquanta metri dopo il Trapezio per sentiero segnalato.