E ancora Natale!

di Jacopo Bertella


Un dicembre giunto a notevole velocità, quasi senza accorgermene, per vari impegni; già in città si intravvedevano, senza però valutare attentamente, le prime luminarie, i primi particolari addobbi delle vetrine di alcuni negozi.
Mi ero ripromesso da tempo di andare a fare visita ad una anziana amica di famiglia che abita in uno splendido paese di montagna, divenuto negli anni uno dei centri più qualificati del turismo sia invernale che estivo.
Che fortuna averlo potuto conoscere e frequentare da molti anni!

Un centro circondato da alte vette e da meravigliosi boschi di larici ed abeti, e come in un libro illustrato, un impetuoso torrente divide in due la zona abitata.
Appena arrivato in loco, beandomi della pace e della tranquillità del luogo, osservavo tutto, con vero piacere e grande soddisfazione.
Immediata, una particolare sensazione che conosco oramai da anni, l'inconfondibile e caratteristico odore, dell'aria che attende la neve. Come in un immancabile appuntamento annuale, tutto è pronto in attesa del bianco contorno.
Per godere appieno di questa sensazione unica, mi inoltro all'interno del paese, silenzioso, immobile, come fosse appartato. Qualche camino che fuma, alcune anziane che si recano in chiesa, un nugolo di bimbetti che schiamazzando escono dall'asilo, sporadiche vetture in circolazione.
La mia mente si anima allora di ricordi, io, da piccolo che gioco con gli amici del luogo, in un rapporto di genuina piacevolezza, e simpatia, sensazioni che dolci ed accattivanti,sono in me tutt'ora presenti.
Entro, distrattamente in una pasticceria che da sempre offre prodotti propri di grande qualità, e mentre un profumo di cioccolato e cannella mi avvolge trasportandomi in altri lidi, inizio un dialogo con la gentile padrona, dalla quale acquisto un caratteristico dolce con le spezie "Zelten", pane alla frutta con fichi secchi, con scorze di limone, arance, ed ancora uva sultanina, pinoli, mandorle, cioè una riservata prelibatezza.
So che ad Edith, l'anziana amica, piace molto anche perché nei giorni di festa tanti anni fa, era tradizione delle famiglie locali sfornarli per il piacere del convivio.
Nel frattempo, uscito dal negozio, mi accorgo che piccolissime palline di ghiaccio, incominciano ad attaccarsi sul mio giaccone e contemporaneamente il cielo si sta incupendo sempre di più.

Decido allora, conoscendo le abitudini dell'amica di andare da lei di lì a pochi minuti omaggiandola del caratteristico dolce. Leggermente discosta dal centro del paese, una bella casa, non sfarzosa, ma accogliente ed ospitale.
Le sensazioni dell'animo, gli odori, i luoghi conosciuti, le abitudini.
Un caldo abbraccio, non si aspettava la mia visita, e la gradiva appieno.
Un momento di intensa commozione, ci ha accomunato.
Ci accomodiamo nella stube, dove io da piccolo giocavo abitualmente, spesso con i suoi nipoti, sempre piacevolmente, calda col profumo del legno cirmolo che emana sensazioni uniche.
Sorseggiamo un tè caldo, e parliamo, parliamo, fatti, considerazioni, persone, ricordi, ad un certo punto Edith mormora “ecco è arrivata la neve...” ed osservando dai vetri, già tutto il giardino era divenuto bianco e così le siepi e tutti gli alberi intorno.
"Anche quest'anno sono arrivata al Natale". 
E aggiunge, spiegandomi, "il Natale per me oramai rappresenta la vita che continua e mi concede la possibilità di esserci coi miei cari".
Inutile rivelare le sensazioni e l'intimo turbamento che ho provato in quel momento.
Si comprendo, il Natale significa vita e positività, fa parte della nostra dolce e curiosa aspettativa!
Sotto una intensa nevicata, assaporo totalmente il significato di questa ricorrenza e del valore
dell'amicizia.

Jacopo Bertella
E ancora Natale!
La Spezia, dicembre 2021