Viąz - cengia "dei contrabbandieri" della Stanga (Valle Agordina)
di Adriano Bee
La locanda "alla Stanga", poco dopo l'imbocco della valle Agordina, venne costruita nel 1850 da Carlo e Giuseppe Zanella dopo che ebbero ottenuto l'appalto del REGIO SERVIZIO POSTALE.
Oltre alla locanda, per il cambio dei cavalli, gestivano l'ESATTORIA del PEDAGGIO, quindi č facile ipotizzare che ci fossero dei percorsi alternativi alla strada principale, per evitare di passare davanti alla famosa STANGA dove si doveva "pagare dazio".
Un incredibile percorso (esile e vertiginoso in certi tratti ) che ho trovato e percorso ultimamente, potrebbe essere servito a questo scopo.
Questo inizia a Candaten e si sviluppa pił basso del sentiero che sale verso la Costa Soracase, continuando alla stessa quota fino ad entrare in sinistra orografica nella Val de Piero, per uscirne in destra orografica dopo aver attraversato il fondo della valle, in uno dei pochi punti dove questo č possibile.
Da lģ si riesce a procedere in direzione Agordo passando alti e distanti rispetto alla strada ed alla STANGA.
Poco dopo questo punto (albero
sradicato) s'incontra il vecchio sentiero che scende dall'alto di un ripido
vallone, proveniente dalla Costa Soracase (che ho spiegato in un POST
precedente!).
Questi due sentieri confluiscono in uno solo che sale fino alla forcelletta
visibile nella foto in alto a sinistra.
Da li scende per attraversare la Val de Piero. Entrando in val de Piero si
trova un sentiero pił strutturato.
Alcuni passaggi su esili cenge sembrerebbero "lavorati" dall'uomo, e
attualmente vengono percorsi solo dai camosci.
Adriano Bee
Viąz - cengia "dei contrabbandieri" della Stanga (Valle Agordina)
Belluno 16 novembre 2020
Nota della Redazione.
Se avete letto e guardato, avete compreso che non č un racconto strutturato,
infatti sono note che abbiamo desunto da un post su Facebook, su
segnalazione dell'amico Gigi Zanellato, appassionato e curioso di montagne,
alpinismo e alpinisti. Lo abbiamo inserito pił come curiositą che come
invito alla ripetizione, essendo percorso abbandonato, o forse anche nemmeno
mai "lavorato" per agevolarne il passaggio e quindi riservato solo ad audaci
escursionisti-alpinisti locali in vena di avventure "fuori traccia" o forse
anche "senza traccia".
L'autore č il fratello di quel Riccardo Bee, conosciutissimo alpinista
bellunese, celebre per le sue ardite realizzazioni di prime salite in
solitaria in ambiente dolomitico, compagno di cordata per lunghi anni di
Franco Miotto.
Sarebbe bello se qualcuno volesse approfondire con una ricerca
storico-escursionistica. Ecco una traccia.