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Maurizio ce l'ha raccontata questa avventura e ci piace l'abbia chiamata "Il nostro Alpinismo Resistente".
Un alpinismo che non è fatto di scalate,
salite con corde e chiodi, ma di una dedizione quotidiana e di un
attaccamento alla montagna o meglio a quella parte di essa che
sopravvive nella conca di Val Malene, dove sorge la Malga Sorgazza che
gestiscono lui e Carla.
Il nostro autore milanese si rivolge direttamente all'autore con quei i modi delicati e cortesi che sono propri del suo scrivere da gentiluomo d'altri tempi, aggiungendo sue riflessioni su quel vissuto da lui stesso condiviso nelle sue giovanili frequentazioni montane. Conclude, infine, con una ipotesi suggestiva (e forse anche verosimile) circa la "patologia" che dà origine a certi ricordi.
Presentiamo ancora un paio di articoli di "Rassegna Stampa" che ci auguriamo utili per i nostri lettori "attivi". Negli articoli della scorsa settimana si parlava di allarmi lanciati dagli esperti sui pericoli dei residui di neve caduta durante l'inverno. Stavolta entriamo più nello specifico, intanto dando notizie precise sulla non agibilità di un sentiero attrezzato conosciutissimo e molto frequentato, quello di Passo Santner nel Catinaccio. In un successivo articolo si parla anche di pericoli più a bassa quota causati da caduta di alberi e/o smottamenti del terreno e residui di slavine e ponticelli crollati. Anche qui si tratta di percorsi conosciuti come, uno per tutti, il sentiero attrezzato del burrone Giovannelli a Mezzocorona. La Sat e la Forestale del Trentino sono in accordo per realizzare le opere di ripristino e di messa in sicurezza, ma ci vorrà tempo per cui si raccomanda prudenza e chiedere informazioni in loco sulla percorribilità di sentieri e vie ferrate.
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